Software per progettazione elettrica e fotovoltaica

Schemi unifilari e funzionali ausiliari con macroblocchi parametrici

La progettazione elettrica di un impianto, comporta inizialmente una fase di analisi per una corretta interpretazione normativa e sviluppare conseguentemente il calcolo analitico di tutte le apparecchiature coinvolte.

Successivamente, è necessario un rilevante lavoro di stesura degli elaborati che devono organizzare e rendere comprensibile, secondo un linguaggio grafico normalizzato, tutti i dati calcolati, affinché le figure professionali coinvolte nella realizzazione dell’impianto abbiano a disposizione una documentazione di progetto chiara ed efficace.

Per assolvere tale compito, i software di progettazione elettrica CADelet, Eplus, iDEA, Smart Serie 2020, presentano ulteriori sviluppi riguardanti la realizzazione di schemi unifilari differenziati per media e bassa tensione, dettagli riguardanti elementi di misura e protezione (TA, TV e TO), e soprattutto la generazione automatica degli schemi funzionali relativi alla parte ausiliaria o di comando e controllo delle apparecchiature di potenza.

Si può inoltre ottenere uno schema generale radiale, per avere una visione completa e immediata di tutto l’impianto.

E’ quindi possibile ottenere, con un minimo sforzo progettuale, una documentazione completa, fornendo anche i dettagli per la realizzazione della circuiteria ausiliaria, senza lasciare spazio a improvvisazioni.

Generazione degli schemi funzionali ausiliari

Il disegno automatico dello schema unifilare per quadri, sia in ambiente grafico di CADelet, Eplus, iDEA, Smart (Gestione schema utenze, comando NVLINEE) che in Ampère (Stampa schema utenze), è stato integrato con la possibilità di associare ai circuiti di potenza dello schema unifilare classico, i circuiti ausiliari che realizzano le funzioni di comando e controllo presenti all'interno del quadro elettrico. L'associazione di questi circuiti, definiti “schemi funzionali ausiliari”, avviene nel software di calcolo reti Ampère a livello di singola utenza e la realizzazione dello schema garantisce il corretto collegamento fra gli elementi di comando e controllo e i dispositivi nello schema di potenza. La gestione degli elementi ausiliari del dispositivo di protezione avviene in Ampère nella finestra di modifica dei dati dell'utenza, scheda Protezione. Al dispositivo di protezione dell'utenza sono associabili un massimo di cinque elementi ausiliari. Come descritto in precedenti approfondimenti (vedi Elementi ausiliari delle protezioni e schemi funzionali correlati), la rappresentazione degli schemi ausiliari si avvale dei macroblocchi appositamente definiti in libreria.


Macroblocchi parametrici per schemi funzionali ausiliari

Gli schemi funzionali ausiliari sono costituiti da macroblocchi parametrici e rispettano le regole di costruzione dello schema elettrico con l’utilizzo di Fast Builder. Sono approfondite di seguito le caratteristiche dei macroblocchi parametrici dedicate alla realizzazione degli schemi funzionali ausiliari.

Affinché un macroblocco sia selezionabile come schema funzionale, deve assumere il tipo d'impiego Schemi funzionali ausiliari, proprietà presente nella scheda Generale della finestra di modifica del macroblocco in Libreria macroblocchi (comando MACROLIB).

La scheda Ausiliari, attiva solo se Tipo d'impiego ha valore Schemi funzionali ausiliari, permette di modificare le caratteristiche proprie dei macroblocchi impiegati nel disegno degli schemi ausiliari di utenze definite nel progetto Ampère.

Dispositivi compatibili: consente di selezionare il set di dispositivi, per cui lo schema funzionale realizzato dal macroblocco è compatibile. Il macroblocco sarà selezionabile come schema funzionale nell'utenza solo se il dispositivo di protezione della stessa è fra quelli spuntati nella lista.

N° di riferimenti ad ausiliari: indica per quanti riferimenti ad elementi ausiliari dell'utenza, o di più utenze, il macroblocco è predisposto.

Solo i macroblocchi con n° riferimenti maggiore o uguale a due possono essere utilizzati come schemi funzionali condivisi, dei quali è stato parlato nelle precedenti newsletter.

Simbolo accessorio: se valorizzato, il simbolo accessorio viene caricato nell'elemento ausiliario dell'utenza contestualmente alla selezione del macroblocco da libreria. Il bottone […] consente la selezione del simbolo da Libreria simboli.

Codice articolo accessorio: se valorizzato, il codice articolo accessorio viene caricato nell'elemento ausiliario dell'utenza contestualmente alla selezione del macroblocco da libreria. Il bottone […] consente la selezione del codice articolo da archivio Materiali.

Nota. La costruzione automatica dello schema unificare potrebbe necessitare nei fogli dedicati agli schemi funzionali ausiliari di parti comuni a più schemi funzionali come, ad esempio, le linee di alimentazione. A tal fine è stato introdotto un parametro aggiuntivo fra i dati presenti nella scheda Disegno che consente di selezionare un ulteriore macroblocco da libreria. La procedura di disegno automatica assicura che questo prerequisito sia presente nel foglio ove il macroblocco dello schema funzionale ausiliario viene inserito.

Per selezionare il macroblocco richiesto compilare il parametro Richiede presenza macroblocco nel foglio; i bottoni a lato della casella di testo consentono la selezione del macroblocco da libreria o la rimozione del dato impostato. Tale parametro è utilizzato anche nella costruzione dello schema da Fast Builder.


Uso delle variabili dei macroblocchi dedicate agli schemi funzionali ausiliari

La procedura di disegno automatico dello schema delle utenze per quadri, gestisce un particolare gruppo di variabili di macroblocco al fine di trasferire nel disegno informazioni proprie delle utenze dello schema generato dal file di progetto di Ampère. Queste variabili dedicate, sono disponibili solo se il macroblocco ha tipo d'impiego Schemi funzionali ausiliari. Per il dettaglio dell'uso delle variabili nei macroblocchi parametrici vedi il paragrafo "Impiego delle variabili negli attributi dei simboli dei macroblocchi" nel capitolo “Macroblocchi e Fast Builder” della guida di CADelet, Eplus, iDEA, Smart.

Le variabili dedicate sono:

ACCn.UNIT: identificativo dell'utenza.

ACCn.DESC: descrizione dell'utenza (Denominazione 1).

ACCn.LOCATION: ubicazione dell'utenza, assume la forma normalizzata +Zona.Quadro.

ACCn.MAIN_DEVICE: sigla del simbolo del dispositivo di protezione.

ACCn.AUX_DEVICE: sigla del simbolo dell'elemento accessorio.

L’etichetta n è l'indice dell'elemento ausiliario n-esimo che ha riferimento nel macroblocco. Per ogni macroblocco sono disponibili un numero di gruppi di variabili pari al valore del parametro N° di riferimenti ad ausiliari visto al punto precedente. In particolare le variabili ACCn.MAIN_DEVICE e ACCn.AUX_DEVICE consentono, se impiegate nell'attributo SIGLA dei simboli, di legare correttamente le formazioni di simboli così da ottenere i riferimenti incrociati fra i circuiti nei fogli di schema unifilare e i circuiti collegati nei fogli di schemi funzionali ausiliari successivi.

Note sul disegno automatico dello schema utenze

I macroblocchi degli schemi funzionali ausiliari sono inseriti nel disegno rispettando l’ordine delle utenze cui fanno riferimento. Al fine di ottimizzare l’impaginazione dello schema, la procedura automatica di disegno raggruppa i macrobloccchi per Macroblocco richiesto, se specificato.

La procedura automatica di disegno provvede a riassegnare la sigla dei simboli del macroblocco mantenendo i legami di formazione per simboli (elementi di comandi ed elementi riferiti) con sigla uguale. Nel caso in cui un simbolo del macroblocco sia legato in formazione con il simbolo del dispositivo di protezione o di un suo accessorio, l’attributo SIGLA dev’essere valorizzato con le variabili ACCn.MAIN_DEVICE o ACCn.AUX_DEVICE. Dove non sia possibile predeterminare una sigla simbolo definitiva viene assegnata una sigla fittizia che comunque rispetta l'univocità e il legame delle formazioni. Un successivo comando di siglatura automatica può correggere e portare a termine la siglatura dei simboli. Si ricorda che nella funzione Stampa schema utenze di Ampère la siglatura automatica, se abilitata nelle preferenze, viene eseguita contestualmente alla generazione del disegno dello schema.

Configurazione dello schema unifilare per tipo di quadro, BT o MT

La generazione dello schema unifilare per quadri, attivata in ambiente grafico di CADelet, Eplus, iDEA, Smart (Gestione schema utenze, comando NVLINEE) disegna in maniera differenziata le pagine schema unifilare secondo il valore di tensione sulla prima utenza del quadro. In particolare sono utilizzabili un profilo di tracciatura normale ed un profilo dedicato alle utenze dichiarate con sistema Media tensione; potrà quindi cambiare la tabella ed i dati riportati su schema, dipendentemente se operiamo su un quadro alimentato in Media o Bassa tensione.

Schema unifilare con avviamenti diretti, soft starter, TA / TV / TO

A seguito della gestione dei nuovi dispositivi in Ampère, è stata adeguata la generazione degli schemi unifilari dove sono utilizzati tali elementi.

Conseguentemente, compariranno gli elementi simbolici relativi ai trasformatori di misura e protezione laddove previsti, con i relativi dati di identificazione e taratura richiamati nella tabella per utenze in MT.

Analogamente per i dispositivi o i sistemi di avviamento con i vari tipi di soft starter.

Schema unifilare generale

La funzione Schema unifilare generale (comando SGU) permette di tracciare lo schema unifilare radiale del file utenze correlato; rispetto alle versioni precedenti, si possono personalizzare i parametri di tracciatura.

La finestra di dialogo permette di filtrare la zona o il quadro da riportare nel disegno; in mancanza di filtri verrà tracciato l'intero progetto. La tracciatura è regolata dai parametri personalizzabili salvati in profili; è infatti possibile personalizzare la configurazione in più profili, in cui salvare e recuperare i parametri di tracciatura. L'elaborato può essere aggiornato in qualsiasi momento con Aggiorna tabelle (comando TABUPDATE). Se si modificano i parametri di tracciatura del profilo utilizzato, il nuovo disegno rispetterà tali nuovi valori.




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