Electro Graphics ha rilasciato la nuovissima Serie 2018 dei software per progettazione elettrica e fotovoltaica. Qui presentiamo le maggiori novità e potenziamenti introdotti nell'area dei CAD elettrici linea CADelet, Smart, iDEA, Eplus.
Vedi tutte le novità Serie 2018:
Tra le novità della versione 2018 della suite di prodotti Electro Graphics vi è il passaggio dalla versione 2017 alla versione 2018 64bit del motore Autodesk AutoCAD® OEM a su cui si basano iDEA ed EPLUS.
Cambia pertanto il formato del file di disegno .dwg predefinito, il quale ora è DWG AutoCAD 2018.
I programmi linea CADelet sono ora compatibili con i prodotti AutoCAD da versione 2007 a 2018 a 32 bit o 64 bit.
I programmi linea Smart sono ora compatibili con i prodotti AutoCAD LT versione da 2007 a 2018 a 32 bit o 64 bit.
La finestra di interfaccia che si apre in automatico all’avvio del CAD o con il comando Crea/Apri disegno, ha un nuovo aspetto grafico. Sono disponibili i pulsanti per avviare la creazione o l’apertura di un disegno e organizza i documenti recenti e quelli preferiti. Sono inoltre disponibili i pulsanti per accedere alla guida in linea e alla finestra dei percorsi di lettura degli archivi e librerie simboli utilizzate dal software.
Lo standard Unicode UTF-8 è un sistema di codifica dei testi che comprende quasi tutti i sistemi di scrittura attualmente utilizzati, ovvero consente di rappresentare in modo univoco i caratteri impiegati in tutte le lingue scritte del mondo. La sua maggiore utilità sta nel fatto di poter rappresentare anche caratteri particolari, appartenenti a lingue non occidentali, quali ad esempio il cinese e l'arabo.
La versione 2018 dei software Electro Graphics è ora completamente compatibile con lo standard Unicode di codifica dei caratteri al fine di poter liberamente impiegare caratteri non occidentali nella compilazione dei dati di archivio e nella realizzazione dei progetti.
I testi Unicode si possono utilizzare:
• nei testi, descrizioni, cartigli, attributi dei simboli, tabelle all'interno dei file di disegno CAD;
• nei documenti in Tabula, Cablo, Plc, Ampère, Sigma, in tutti gli archivi e file di configurazione;
• nei report e documentazione prodotta da tutti i prodotti Electro Graphics.
È quindi possibile gestire la traduzione delle stampe in lingue come il russo, l’arabo, il cinese, ecc. nei caratteri propri di queste lingue.
Nelle versioni precedenti dei prodotti Electro Graphics la necessità sempre più frequente di realizzare disegni con testi in lingue diverse, spesso ricorrendo a caratteri non occidentali, aveva portato all’introduzione di un formato carattere preferenziale per ogni lingua. Con la versione 2018 si ha la gestione completa dei dati in standard Unicode UTF-8, estesa a tutti i prodotti Electro Graphics.
Estensione dei dizionari di traduzione per stampe e archivi
E' ora possibile estendere il numero di lingue gestite contemporaneamente per le traduzioni, personalizzandole all'interno delle Preferenze di ogni progetto.
Le lingue attivate all'interno del progetto sono disponibili per le tutte le funzioni del software che riguardano la possibilità di scegliere la lingua dei testi da visualizzare o stampare.
Fascicolo tecnico d'impianto
E' il documento PDF interattivo con la tabella dei documenti tecnici, allegati ai materiali.
Nelle proprietà di ogni articolo in Archivio materiali, è possibile aggiungere descrizioni in tutte le lingue necessarie ed allegare documenti tecnici specificando, per ogniuno, anche la lingua di stesura.
La funzione Fascicolo tecnico d'impianto, ora consente di produrre l’elenco documenti dei documenti allegati ai materiali utilizzati nel disegno, specifico della lingua scelta.
Le funzionalità di editazione degli attributi dei simboli sono ora disponibili per l’editazione di più simboli contemporaneamente tramite una tabella simile a un foglio di calcolo.
Gli attributi di tutti i blocchi selezionati per l'editazione sono elencati nelle righe della tabella, mentre i blocchi sono elencati nelle colonne. Per modificare l'attributo di un blocco editare la casella che corrisponde alla riga dell'attributo ed alla colonna del blocco.
Per la gestione dei macroblocchi e di Fast Builder sono state introdotte nuove funzionalità:
• Configurazioni di variabili
• Editazione in linea delle variabili dei macroblocchi
• Gestione revisione dei macroblocchi parametrici con rigenerazione automatica schema secondo ultima revisione
• Macroblocchi come gruppi di oggetti: i macroblocchi inseriti nel disegno da libreria o tramite Fast Builder sono aggregati in gruppi di oggetti di AutoCAD. Questo permette di rendere sempre visibile all’utente l’insieme degli oggetti che costituiscono un unico macroblocco e facilita le operazioni di selezione, spostamento, rimozione. La selezione di un macroblocco aggregato in un gruppo di oggetti attiva inoltre la palette in linea di editazione delle variabili.
I nuovi vincoli parametrici possono assegnare ad un filo una sigla assoluta o una sigla parametrizzata. La sigla assoluta è espressa dalla sigla effettiva che si vuole assegnare al filo (ad esempio “L1”). La sigla parametrizza è un testo che contiene parti fisse e parti parametriche dipendenti dal foglio e dalla posizione del filo nello schema elettrico che saranno assegnate al filo dalla funzione di numerazione automatica dei fili.
Tramite il vincolo del filo è inoltre possibile informare la procedura di analisi dello schema che il filo rappresenta non una singola connessione fra i terminali dei simboli che congiunge, ma due o più connessioni. È possibile inoltre specificare un prefisso e un suffisso che saranno applicati alle parti multiple, nonchè combinare le varie forme sopra descritte.
Il comando Inserimento automatico dei vincoli filo agevola l’inserimento rapido di vincoli filo in forma parametrizzata. Il parametro Sequenza consente di definire una sequenza di segnali al fine di ottenere un vincolo multiplo.
Numerazione progressiva delle fasi
La numerazione progressiva delle fasi è una utilità dell’analisi dei fili che consente di assegnare ai fili connessi a valle di un simbolo una siglatura dipendente e coerente con la sigla dei fili connessi a monte.
Livelli di attraversamento apparecchiature
Tramite le impostazioni per la numerazione progressiva delle fasi, la sigla dei fili può assumere un formato tale da indicare il livello di distanza dalla linea principale. Nell’esempio di figura seguente, per la fase L1, si può notare come al primo livello la sigla del filo assuma il valore 2L1.1 mentre al secondo livello assume il valore 2L1.1.1 per la prima derivazione e 2L1.1.2 per la seconda derivazione.
Nei caso in cui si presenti l’esigenza di realizzare lo schema elettrico di un cassetto di quadro che successivamente viene utilizzato più volte all'interno di uno stesso quadro più complesso, è possibile utilizzare la definizione delle morsettiere di interfaccia.
Lo schema elettrico del cassetto, che diventa in tal modo elemento modulare, conterrà la morsettiera di interfaccia.
La morsettiera di interfaccia può essere definita eventualmente anche in uno schema esterno correlato, permettendo il riutilizzato in diversi schemi.
Esempio. E' possibile realizzare uno schema CASS_X0 di un cassetto quadro in cui sono rappresentati gli elementi interni e una morsettiera di interfaccia X0. In un altro schema master, dopo aver aggiunto CASS_X0 agli schemi correlati, è possibile definire le morsettiere X1, X2 e X3 come morsettiere che "realizzano" X0. Così facendo il lato interno quadro delle morsettiere X1, X2 e X3 sarà sempre lo stesso e recuperato dallo schema del cassetto. L’analisi dello schema permetterà di ritrovare, anche se non tracciate, le tre morsettiere compilate sul lato quadro. Si può procedere in Cablo con l'inserimento dei morsetti delle varie morsettiere già definite per delineare i collegamenti lato campo. La tracciatura delle morsettiere riporterà il lato quadro dello schema CASS_X e il lato campo come realizzato nello schema completo.
È stata aggiornata e migliorata l’elaborazione dei morsetti passanti a più vie al fine di ottimizzare la rappresentazione degli stessi nel disegno delle morsettiere e nella tabella morsettiera.
La nuova funzione Edita pin componente, permette di personalizzare i pin di ogni componente dello schema al fine di:
- specificare in modo preciso il punto di attestazione del filo relativo ad uno specifico pin di un componente (svincolando il punto di attestazione dalla posizione dell'attributo nel simbolo);
- aggiungere informazioni di connessione al collegamento (targhetta, sguainatura, capocorda e accessori per cavi e cordine, per ottenere una tabella di cablaggio già compilata in fase di analisi dello schema.
Le informazioni configurate per un componente possono agevolmente essere estese a tutti i simboli uguali presenti nel disegno corrente ed, inoltre, salvate in libreria simboli come impostazioni predefinite del simbolo editato da usare nei nuovi schemi.
Il disegno di connessione del cavo eseguibile tramite il comando Lista cavi è stato potenziato al fine di arricchire la rappresentazione con ulteriori informazionidi connessione. In particolare è ora possibile:
• aggiungere nella rappresentazione le sagome dei capicorda (puntali, faston, occhielli, …) assegnati ai conduttori del cavo;
• visualizzare il colore dei conduttori del cavo;
• inserire a corredo della rappresentazione una tabella di riepilogo dei materiali da impiegare per la costruzione del cavo.
La Gestione sinottici di impianto è stata potenziata con alcune funzioni che permettono la definizione preliminare di componenti e cavi sul layout d’impianto.
Contrassegna componente come riferimento schema
Il nuovo comando Contrassegna come riferimento schema, attivo in modalità diversa da “Schema elettrico”, permette di contrassegnare uno o più simboli come elementi non ancora presenti nello schema elettrico.
Tale contrassegno equivale a definire un elemento in lista preliminare e può contenere già tutte le informazioni descrittive e di codifica materiale definitive.
In tal modo i componenti possono essere inseriti o collegati a simboli nello schema elettrico realizzato successivamente.
Il nuovo comando Disegna cavo, permette di definire i cavi di impianto direttamente nello schema a blocchi.
L’origine e la destinazione del cavo a questo punto vengono interpretate direttamente dal disegno e le informazioni di sigla, ubicazione e funzione lette direttamente dai simboli del disegno sinottico.
Cablaggio automatico cavi
Un cavo connettore, con pinatura assegnata e con origine e destinazione definiti dallo schema sinottico dell'impianto, viene automaticamente cablato secondo le corrispondenze ubicazioni-sigle-pin sullo schema elettrico in seguito all'analisi dello schema.
Cavi su sinottici con schemi correlati
Nel caso di impianti di grandi dimensioni suddivisi in diversi schemi correlati, è buona norma definire uno schema principale (master) per rappresentare lo schema a blocchi dell’intero impianto e diversi schemi elettrici correlati (slave) per rappresentare le diverse parti dell’impianto da realizzare. In tal caso la definizione dei cavi sullo schema a blocchi genera la distinta di tutti i cavi di impianto nello schema master.
Il disegno di connessione del cavo eseguibile tramite il comando Lista cavi è stato aggiornato al fine di arricchire la rappresentazione con ulteriori informazioni presenti in Cablo. In particolare è ora possibile:
- aggiungere nella rappresentazione le sagome dei capicorda (puntali, faston, occhielli, …) assegnati ai conduttori del cavo;
- visualizzare il colore dei conduttori del cavo;
- inserire a corredo della rappresentazione una tabella di riepilogo dei materiali da impiegare per la costruzione del cavo.
La nuova funzione Inserisci macro Eplan, permette di inserire nel disegno corrente un blocco interpretando la grafica elementare di una macro nel formato Eplan .ema o .ems.
Nell’importazione di macro Eplan tutti gli elementi vengono convertiti in standard CADelet/Smart/iDEA/Eplus ed integrati con gli attributi identificativi, descrittivi e di codifica materiale tipici dei simboli del CAD Electro Graphics.
Durante la tracciatura dello schema unifilare è ora possibile attivare la numerazione dei fili unifilari ed evidenziare in tal modo le informazione sulle fasi tracciate.
È possibile personalizzare l’indicazione delle fasi a seconda che le utenze rappresentino delle linee di distribuzione o delle linee terminali. Sono state predisposte alcune modalità di numerazione fasi normalmente utilizzate in queste tipologie di schema.
Nella figura seguente si vede un esempio di numerazione unifilare con il mantenimento orizzontale della sigla filo.
Gestione di reti di segnalazione sonora EVAC
Per agevolare la stesura dei cavi per i sistemi di evacuazione sonora/vocale in caso di emergenza (per brevità denominato EVAC) è stata introdotta la possibilità, in modo analogo alla rete dati, di introdurre gli elementi che possono comporre gli elementi terminali di tale tipologia di impianti al fine di effettuare la distribuzione dei cavi negli appositi portacavi tracciati.
Le recenti norme obbligano certe tipologie di ambienti e strutture commerciali e industriali a realizzarli, in abbinata con i più conosciuti sistemi di rilevazione automatica fumo e incendio. Il sistema può essere utilizzato non solo per diffondere messaggi di allarme, ma anche altre comunicazioni sonore in condizioni ordinarie, ad esempio la musica o annunci. Va da sé che in caso di allarme la priorità massima spetta ai messaggi di emergenza.
Nell'interfacia Reti EVAC di CADelet/Smart/iDEA/Eplus si possono definire e collegare al disegno i principali componenti di tale rete: centralina, controllori, diffusori acustici, amplificatori, postazioni microfono, router e multiplexer.
Altra rete ausiliaria che è possibile introdurre è quella di allarme antincendio. Tale impianto prevede la definizione dell’insieme di dispositivi elettronici predisposti per rilevare la presenza di un incendio dentro un edificio, per segnalare l'allarme a tutti i presenti e ai soccorritori esterni. Le modalità di definizione dei punti di passaggio dell’impianto sono le medesime delle altre reti ausiliarie: rete dati e rete EVAC.
Nell'interfacia Reti antincendio si possono definire e collegare al disegno i principali componenti di tale rete: unità di controllo, rilevatore di fumo, pulsante, dispositivo di segnalazione.
Gli impianti di allarme incendio possono venire installati e messi in funzione negli stabilimenti industriali, edifici pluripiano, magazzini e centri commerciali, complessi alberghieri, ospedali e cliniche sanitarie e enti pubblici. Un impianto di allarme incendio è fondamentalmente formato da una centralina di allarme, la quale riceve il segnale da una serie di dispositivi di rivelazione e dalla quale escono i segnali di allarme con una serie di dispositivi di segnalazione.
Come per gli atri tipi di rete già gestiti, dopo la posa automatica dei cavi nei condotti adatti, sarà possibile effettuare l’anteprima dello stipamento globale di tutti i condotti del disegno, valutando la sezione occupata dal fascio dei cavi infilati: i tratti di condotto vengono evidenziati con linee colorate (colore verde, giallo, rosso) che rappresentano lo stato di stipamento.
La nuova funzione Tabella riepilogativa quadro, serve per rappresntare la lista dei componenti di un layout di quadro completi di identificativo e descrizione del materiale. La tabella reagisce agli aggiornamenti automatici; le proprietà grafiche sono completamente personalizzabili.
Con la Serie 2018 è stata introdotta la possibilità di utilizzare come supporto database per gli archivi utilizzati dai software Electro Graphics le tecnologie SQLite© e MySQL©. Il supporto SQLite consente di concentrare tutti gli archivi dei software in un unico file. La scelta del supporto MySQL, invece, può risultare particolarmente utile al fine di utilizzare un server database, già presente nella realtà aziendale, in cui riversare gli archivi della versione 2018 di Electro Graphics. Le soluzioni SQLite e MySQL sono entrambe completamente compatibili con lo standard di codifica Unicode.
Il software di gestione dati dei prodotti (PDM), Autodesk Vault, consente di semplificare l'organizzazione dei dati nel workflow di produzione.
I CAD elettrici della Serie 2018 CADelet, Smart, iDEA, Eplus sono predisposti per l’integrazione con il PDM Autodesk Vault al fine di effettuare il check in ed il check out dei dati di progetto tra l’ambiente CAD e il gestore dati Vault.
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