Software per progettazione elettrica e fotovoltaica

Marcatura dei fili e utilità sulle macro

La progettazione di schemi elettrici, secondo norme e prassi correnti, prevede l’identificazione delle connessioni tra componenti, comunemente ed in gergo nota come numerazione dei fili.

Negli anni, tale operazione si è fatta sempre più pregnante di significati e l’informazione associata al filo ha assunto importanza fondamentale per la realizzazione delle tabelle di cablaggio necessarie a garantire la necessaria omogeneità e ripetitività nel cablaggio dei quadri, soprattutto quando realizzati in serie e non più come prototipi unici.

Ecco quindi che il filo e le sue proprietà sono un elemento informativo essenziale per identificare i componenti connessi ai capi di uno spezzone del conduttore, definirne le lavorazioni agli estremi, codificare il tipo di puntali da utilizzare oltre che ovviamente definire le caratteristiche fisiche del conduttore (sezione, designazione, colore).
I CAD elettrici iDEA ed Epluse gli applicativi CADelet e Smart, consentono una completa e dettagliata gestione di tutte le informazioni relativi ai fili con cui è realizzato lo schema, riversando tali informazioni in ambiente grafico o negli innumerevoli documenti di dettaglio relativi alle connessioni.

La nuova Serie 2021 dei CAD elettrici di Electro Graphics, potenzia inoltre le possibilità di gestione delle macro con cui costruire uno schema attraverso le funzioni di Vario: tra queste da ricordare i filtri e la selezione delle macro appartenenti al foglio corrente.

Marcatura dei fili

Sigla del filo in posizioni multiple

La funzione per il riposizionamento della sigla in un filo (comando TFILO) è stata aggiornata al fine di consentire di visualizzare la sigla del filo in più posizioni sul filo stesso. Dopo l’avvio del comando ora sono disponibili tre opzioni selezionabili da riga di comando o input dinamico.

Sostituisci (predefinito): è il metodo classico che assegna una nuova posizione alla sigla filo ed elimina la posizione (o le posizioni) precedente.

Aggiungi: aggiunge una nuova posizione e relativo marcatore per la sigla filo senza rimuovere le precedenti.

Rimuovi: elimina tutte le posizioni dei marcatori filo assegnati tramite comando TFILO. La sigla filo verrà visualizzata nella posizione predefinita dal comando di analisi dei fili.

Nota. Viene mantenuta compatibilità per versioni antecedenti la 2021. Se lo schema viene riaperto e analizzato con una versione 2020, i fili con posizione assegnata tramite TFILO in versione 2021 mantengono la posizione.


Marcatura delle connessioni

La nuova funzione Marcatura dei fili connessi (comando MARKFILI) consente la scrittura di una serie di informazioni di connessione alle estremità degli spezzoni di filo, in prossimità dei pin dei simboli a cui si collegano.

Le informazioni mostrate possono essere scelte, tra quelle disponibili, tramite la funzione Parametri marcatura connessioni (comando MARKFILIOP) dove è possibile modificare anche le proprietà grafiche della marcatura.


La finestra dei parametri marcatura permette le seguenti personalizzazioni:

Composizione testo: consente di determinare la composizione del testo del marcatore di connessione; il testo può essere composto utilizzando i parametri disponibili preceduti dal carattere %:

• Filo

• Sigla, ubicazione, funzione, pin del componente collegato al capo vicino del filo (pin vicino alla connessione)

• Sigla, ubicazione, funzione, pin del componente collegato al capo lontano del filo (pin all'altro capo della connessione)

Nella finestra che si apre con il bottoncino a lato della casella è possibile eseguire la composizione con doppio clic sulle informazioni desiderate. Tali informazioni sono utili per la corretta connessione dei fili o per conoscere gli elementi all'estremità opposta del filo.

Attiva limite marcatori per pin e Numero marcatori per pin: consentono di limitare il numero di testi marcatori inseriti in corrispondenza di un pin con connessioni multiple (presenza di connessioni in parallelo).

Non marcare i ponti in morsettiera: consente di escludere dalla marcatura le connessioni fra morsetti della stessa morsettiera connessi in ponte.

Seguono le opzioni di formato e posizionamento del testo:

Stile di testo, Altezza testo, Distanza testo dal fine linea, Distanza testo dalla linea

Le informazioni di connessione vengono inserite nel disegno tramite testi nel layer testi del foglio. Il comando provvede a scrivere le informazioni su tutti i fogli dello schema aggiornando un'eventuale scrittura precedente.

Per eliminare tutti i testi inseriti da MARKFILI eseguire la funzione Elimina marcatori connessioni (comando MARKFILIEL).


Marcatori filo

La nuova funzione Inserisci marcatori filo (comando MARKVIN) consente di inserire in un punto qualsiasi di un filo, un blocco attributi riportante le informazioni del filo nel punto d'inserimento di tale marcatore.

Il comando permette di selezionare uno o più punti tramite corda elastica: i blocchi attributi vengono inseriti nei punti d'intersezione fra le linee appartenenti ai fili intercettate dalla corda elastica.

Le informazioni disegnate dipendono da quali attributi sono presenti nel blocco; pertanto è possibile variarle personalizzando i blocchi gestiti. I blocchi di attributi usati sono ARIFMH e ARIFMV e vengono inseriti dal comando a seconda che la linea intercettata sia rispettivamente orizzontale o verticale.

Le informazioni filo che sono disegnate in presenza dei relativi attributi sono:

Sigla del filo (etichetta M1)

Sezione (etichetta SEZ_FIL)

Colore (etichetta COL_FIL)

Designazione (etichetta SIG_DES)

Lista delle connessioni attraversanti il punto selezionato (etichetta L1); il testo relativo ad una connessione è composto nella forma [sigla1:pin1 - sigla2:pin2].

Gli attributi dei blocchi marcatori vengono compilati dall’analisi dei fili (comando FILI) ed aggiornati automaticamente se l’opzione di Aggiornamento automatico - Numerazione fili, è attiva (vedi comando EGPREF > Preferenze ambiente grafico > Generali).


Nota. Come funzione secondaria, i marcatori filo possono funzionare quali vincoli per il filo. Essi infatti comprendono anche gli attributi del blocco di vincolo dei fili R1, F1, UBIC1 e FUNZ1 che vengono ignorati solo se vuoti.

Per ulteriori informazioni sui vincoli filo vedi la guida di riferimento al capitolo “Linee elettriche” paragrafo “Vincolo della sigla del filo”.


Ulteriori funzioni in analisi fili

L’analisi fili dello schema elettrico (comando FILI) è stata ulteriormente potenziata con le seguenti funzioni.

Fili disponibili

È stata migliorata la scrittura delle informazioni “Fili disponibili” del foglio a seguito dell'analisi dei fili.

Per i soli tipi di numerazione che includono i parametri Foglio e Indice (il classico Foglio.Indice ad esempio) ora vengono considerati nei fili occupati anche i fili vincolati. Tale miglioria consente quindi di generare un'informazione corretta anche a seguito di analisi fili che vincoli tutti i fili dello schema.

Traccia posizione rinvii con riporto componente

Nella compilazione automatica dei rinvii filo è stata affinata la scrittura del componente connesso. In particolare, ora l'analisi discrimina le connessioni in serie/parallelo e determina, anche in tali casi, il singolo componente da evidenziare nel rinvio filo.

Vengono pertanto specificati i riferimenti filo e sezione nella tabella di posa dei cavi, nelle parti di tabella Quadro e Destinazione. In particolare tali dati, nel caso di connessione del cavo a morsetti o connettori, non riportano più i riferimenti del filo sul quale il cavo è attestato ma, in modo più specifico, i riferimenti del filo connesso all'altro capo del morsetto/connettore.

Assegnazione dei componenti appartenenti alla stessa ubicazione

Al fine di agevolare la lettura della lista delle connessioni da parte del cablatore è stato ulteriormente migliorato il criterio di assegnazione dei componenti appartenenti alla stessa ubicazione ai capi destro e sinistro delle connessioni. Il nuovo criterio tende ad uniformare per quanto possibile il lato di assegnazione di un componente nelle connessioni che interessano i suoi pin. Tale uniformità rimane non garantita per situazioni circuitali complesse.

In particolare, per connessioni fra componenti aventi stessa ubicazione vengono introdotti i seguenti criteri di ordinamento dei capi.

• I componenti aventi l'attributo Morsettiera (UBIC) del simbolo valorizzato con EXT questi vengono posti possibilmente al capo destro.

• Morsetti e connettori vengono posti possibilmente al capo sinistro.

• Le apparecchiature sono poste possibilmente al capo destro.

Nel caso di connessioni fra componenti che presentano le medesime caratteristiche sopra citate la procedura di analisi cerca di mantenere un dato componente sempre dallo stesso lato della connessione.

Vario – Utilità sulla gestione delle macro

Vario è uno strumento tramite cui si può creare uno schema complesso e suddividerlo in parti, ognuna delle quali costituisce una macro, con la possibilità di stabilire legami e relazioni tra esse. A partire dallo schema costruito per macro, attivando o disattivando le singole parti, si possono ottenere velocemente progetti diversi. Vario deve essere avviato dall'ambiente grafico di CADelet, Smart, iDEA, Eplus, dopo aver aperto un disegno, con il comando VARIO o dalla barra multifunzione.

In Vario 2021 sono state implementate le utili funzioni descritte di seguito.

Filtra macro del foglio corrente

Questa opzione, disponibile come pulsante nella barra degli strumenti di Vario, permette di sincronizzare la visualizzazione della lista macro con il foglio corrente.

Ad ogni cambio foglio nello schema elettrico Vario aggiorna la lista delle macro rendendo visibile solamente quelle inerenti al foglio corrente. Tale funzione risulta molto utile in progetti con svariate varianti grafiche.


Attiva solo la macro selezionate

Questo nuovo comando, disponibile sulla barra degli strumenti e nel menu contestuale, disattiva le macro non selezionate e attiva le macro selezionate.

Quando il progettista deve implementare diverse varianti della stessa parte grafica risulta molto utile effettuare dapprima una duplicazione della macro in esame, poi, con questo comando, nascondere tutte le altre varianti per evitare ingombranti sovrapposizioni per mantenere attiva solamente la macro duplicata e procedere alla sua personalizzazione.



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